Giulia Placci ha ricevuto di recente, dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche - Multifor ETS e da LA BCC ravennate forlivese e imolese, la Borsa di ricerca sul tema: “La dispersione scolastica e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento nei territori dei Comuni della Romagna Faentina”.
La sua attività di studio e di ricerca è terminata ed è stato pubblicato il contenuto del suo lavoro, in forma di e-book scaricabile gratuitamente.
Nella parte introduttiva di questo elaborato viene proposto un inquadramento teorico della dispersione scolastica e delle sue potenziali cause e descritti i dati raccolti da diverse fonti in Italia e nella regione Emilia-Romagna.
La dispersione scolastica è il risultato di una serie di fattori che hanno come conseguenza dei problemi sulla fruizione dei servizi dell’istruzione da parte di ragazzi e giovani in età scolare. Al suo interno racchiude:
- la totale non scolarizzazione anche ai livelli iniziali di istruzione;
- l’abbandono, ossia l’interruzione per lo più definitiva dei corsi di istruzione;
- la ripetenza, ossia la condizione di chi si trovi a dover frequentare nuovamente lo stesso corso frequentato in precedenza con esito negativo;
- i casi di ritardo, quali l’interruzione temporanea della frequenza per i motivi più vari o il ritiro dalla scuola per periodi determinati di tempo.
Nei paragrafi successivi vengono trattato i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), le loro caratteristiche e le fragilità ad essi associate, che emergono nell’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo.
Altro punto di interesse è la correlazione tra i disturbi specifici dell’apprendimento e la dispersione scolastica. In termini più specifici viene proposta un’indagine sulla qualità di vita dei ragazzi con un disturbo specifico dell’apprendimento e approfonditi i fattori di rischio e quelli che proteggono della dispersione scolastica.
Il secondo capitolo è dedicato alla ricerca che è stata effettuata: un’indagine condotta attraverso diversi questionari somministrati a ragazzi e ragazze con un disturbo specifico dell’apprendimento e residenti nei Comuni dell’Unione della Romagna faentina, ad insegnanti, operatori di Centri di aiuto alla studio e genitori, al fine di mettere in luce l’incidenza di eventuali fattori di rischio, rispetto ai quali si rende necessario prevenire il rischio di dispersione scolastica.
Al termine sono indicati i vari dati ottenuti nella ricerca e alcune considerazioni conclusive.