la Borsa di ricerca sul tema: “Diffusione e prospettive future del welfare aziendale nella Romagna Faentina”.
La sua attività di studio e di ricerca è terminata ed è stato pubblicato il contenuto del suo lavoro, in forma di e-
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Presentazione del testo da parte dell'autore, Andrea Piazza
Le scienze sociali, come molte altre discipline umane, non sono esenti da “mode”. È questo sicuramente il caso
del welfare aziendale, una prassi oramai consolidata nei sistemi di welfare anglosassoni, che recentemente è
andata affermandosi sempre di più tanto nelle azioni delle aziende italiane, quanto (e forse maggiormente) nel
dibattito pubblico. Il welfare aziendale viene visto, specie dopo il robusto intervento normativo della Legge di
stabilità 2016, come un’opportunità per le imprese e per i lavoratori a livello fiscale e di produttività, ma anche come un tratto distintivo della singola immagine aziendale.
Non stupisce quindi come indagini conoscitive, iniziative di promozione, premiazioni pubbliche, convegni e seminari vadano sempre più a concentrarsi su questa tematica.
L’obiettivo di questa ricerca nell’opinione dell’autore è quello di fornire un elemento conoscitivo a decisori politici, responsabili d’impresa e rappresentanze delle categorie datoriali e dei lavoratori per concepire il welfare aziendale con un approccio collegato al territorio, definendo la Romagna Faentina come contesto di studio.
Per questo motivo, la ricerca ricostruisce sì il background teorico relativo al welfare aziendale, ma va poi a focalizzarsi su alcuni aspetti propri della popolazione e delle imprese insediate nei sei Comuni dell’Unione della
Romagna Faentina (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo), concentrandosi successivamente sul cuore dello studio: un’analisi qualitativa inerente alla diffusione attuale e
alle prospettive di sviluppo di iniziative di welfare fra le medie e grandi aziende del territorio. Questo senza una
visione “agiografica” del tema oggetto di studio, ma al contrario cercando di identificarne anche limiti e
criticità.
Fra 2017 e 2018 si sono coinvolte, attraverso interviste semi-strutturate rivolte ai dirigenti di impresa e
responsabili delle risorse umane, 20 imprese che danno lavoro a oltre 8.200 dipendenti, di cui 3.230 residenti
nel territorio della Romagna Faentina. In totale le 20 aziende coinvolte hanno fatturato nel 2016 oltre 1,3
miliardi di euro.
Il quadro che emerge è quello di uno stato embrionale del nostro “welfare aziendale di provincia”: solo 9
imprese su 20 presentano progettualità avanzate su questo fronte, e molto spesso le iniziative derivano da
obblighi contrattuali, oppure si concentrano su politiche di sostegno al reddito (quindi non di diretta
erogazione di servizi) oppure cost-free (come una maggiore flessibilità oraria).
La riflessione che emerge dalle interviste è come, per strutturare proposte di welfare aziendale davvero significative, sia necessaria una aggregazione sia dell’offerta che della domanda di servizi di welfare. In questo senso lo strumento delle reti di impresa potrebbe rappresentare, nel medio periodo, una soluzione organizzativa tale da rendere sostenibile questa innovazione nel nostro territorio.