In occasione del 4° Rapporto biennale sullo stato della cooperazione 2022-23 realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, Guido Caselli, Vice Direttore Unioncamere Emilia-Romagna ha presentato, con la sua grande capacità di lettura dei dati economici, la sua relazione di approfondimento sullo stato dell’economia cooperativa, dandogli il titolo (come sempre un po’ provocatorio): “Da Paolino Paperino a Paperinik”.
“Molti guardano alla cooperazione associandola a una visione romantica o idealista dell'economia, l'enfasi su valori come solidarietà, equità e condivisione viene interpretata come minor competitività. Molti non sanno che è su questi valori che si giocherà la competitività delle imprese nei prossimi anni. Molti della cooperazione ne colgono l’anima Paolino Paperino, quella più sfortunata e meno arrivista, ignorano il suo lato più nascosto e potente, quello di Paperinik, il suo potere trasformativo. Credo sia il momento giusto per indossare maschera, mantello, stivali con le molle e saltare verso il futuro.”
Con le sue 4.281 imprese cooperative attive composte da 233.261 addetti e un fatturato aggregato di 44,69 miliardi di euro (pari al 13,6% del totale regionale), la cooperazione è un attore protagonista del sistema economico, produttivo e sociale dell’Emilia-Romagna assicurando un’occupazione stabile e di qualità al 12,8% degli occupati in Regione.
Il Rapporto biennale sullo stato della cooperazione 2022-23 è stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna, e con il contributo delle centrali cooperative riunite nella Consulta della Cooperazione ed è stato presentato nei giorni scorsi in occasione della Conferenza Regionale della Cooperazione, tenutasi al Tecnopolo di Bologna.
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