Assirelli Giammarco, di Forlì, ha svolto la sua tesi sperimentale presso le strutture dell’Università di Medicina Veterinaria di Bologna, a Ozzano dell’Emilia. Nel 2022 ha ricevuto una Borsa di Studio dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche - Multifor ETS per il suo progetto relativo alla “Validazione di un modello predittivo per riconoscere pazienti portatori di Batteri antimicrobico-resistenti all’interno delle strutture veterinarie”.
Questa la sua descrizione del lavoro svolto:
Il presente progetto di ricerca si pone come obiettivo quello di porre le basi per la creazione di un questionario che permetta, in base alle informazioni fornite dai proprietari di cani e gatti in attesa di essere ricoverati, di individuare precocemente quali animali siano portatori di batteri antimicrobico resistenti, in modo da aumentare le misure di biosicurezza utilizzate nei confronti di tali animali.
I batteri antimicrobico resistenti non sono per forza accompagnati da una infezione in corso, ma possono semplicemente essere colonizzatori del paziente senza causargli alcun danno; il problema, tuttavia, è che i geni che veicolano la resistenza ai farmaci antibiotici possono essere trasmessi ad altri batteri, che potrebbero invece essere causa di gravi sintomi se dovessero infettare un paziente.
Un batterio pericoloso, qualora dovesse diventare antimicrobico-resistente, sarebbe difficile da contrastare con i farmaci antibiotici, determinando quindi gravi conseguenze senza che i medici possiedano armi efficaci per contrastarlo.
L’ambiente ospedaliero veterinario, come quello umano, favorisce la presenza di batteri pericolosi nella propria struttura e questi possono essere la causa di gravi infezioni, talvolta mortali, sia per i pazienti ricoverati, che per il personale medico curante; in questo senso, limitare la contaminazione dell’ambiente ospedaliero da parte degli animali che vengono ricoverati rappresenta una misura efficace per aiutare a limitare il problema delle infezioni nell’ambiente ospedaliero.
Il questionario oggetto del presente studio rappresenta una misura rapida e a costo zero per aiutare ad individuare quali pazienti siano probabilmente colonizzati e quindi per direzionare in maniera specifica le misure di prevenzione, sicuramente maggiormente costose e impegnative, solo sulla quota maggiormente a rischio dei pazienti in attesa di ricovero.