L’identità cooperativa non è una etichetta per il passato, ma soprattutto è una risorsa valoriale per il presente e per il futuro.
Perciò la Fondazione non cessa di fare investimenti in questa direzione. Come negli scorsi anni, si è prestata una particolare attenzione alle sedi, ai gruppi, alle persone che hanno contribuito a far crescere o a recuperare la memoria storica, documentaria, fotografica di persone, imprese, istituzioni, che hanno fatto della cooperazione una realtà concreta, visibile, fruibile nei suoi benefici anche nella realtà odierna.
E’ il caso del centenario della coop. Casa del Popolo, struttura in cui sono ospitati Confcooperative per la sede faentina e la Fondazione stessa, insieme ad altre cooperative, come la Coop. di cultura popolare e la Biblioteca C.Zucchini; rispetto a tale evento, la Fondazione, di intesa con il Credito cooperativo Ravennate e Imolese, ha offerto il supporto e le risorse soprattutto nei confronti di chi meritoriamente si è assunto l’onere di raccogliere in un apposito volume i risultati del lavoro di indagine e di ricostruzione storica di tutta la vicenda centenaria della Casa del Popolo cooperativa. La persona in questione è Salvatore Banzola, che della Fondazione è oggi il vice presidente e che della cooperazione faentina è ormai diventato un attento ricostruttore delle matrici e delle documentazioni storiche.
L’attenzione nei confronti di tale settore di attività da parte della Fondazione non intende ridursi di intensità e di impegno e la disponibilità alla collaborazione con altre iniziative che vorranno svilupparsi non solo a scala locale è piena e convinta.